di circolomanifestotrieste
21 LUGLIO 2004 – 21 LUGLIO 2014
Ricorrono dieci anni dalla tragica scomparsa di Marianna Di Domenico
, operaia interinale presso Pasta Zara , morta sul lavoro in
circostanze tanto tragiche quanto , ancor oggi , esecrabili .
Le modalità dell’ avviamento al lavoro , ad un anno dall’
applicazione della Legge Maroni – Sacconi ( la legge 30/2003) che
aveva di fatto reso legittima , tra le altre forme di lavoro quella
dell’ intermediazione di manodopera,l’ allentamento della vigilanza e
del rigore sulla sicurezza sul lavoro , in un quadro politico
caratterizzato dal feroce attacco del governo di centrodestra sull’
articolo 18, contro i diritti dei lavoratori, contro la legge 300, e
piu’ in generale contro la parte della Costituzione riguardante il
lavoro (art.35- 47, relativi ai rapporti economici) furono gli
elementi di rottura che il comando d’ impresa , in un quadro di
neoliberismo parossistico e sregolato, fece valere per imporre le
nuove regole di controllo sul mercato del lavoro e per veicolare piu’
drastiche forme di subordinazione sociale dall’ impresa alla società.
Il lavoro a chiamata, il lavoro intermittente, il lavoro precario, il
lavoro atipico , il lavoro flessibile, il lavoro temporaneo.
Dobbiamo riflettere sulla deriva di civiltà che si è consumata allora
contro i giovani, contro i lavoratori, contro il fondamento della
Costituzione del nostro paese.
A dieci anni dalla scomparsa di Marianna, è doveroso inoltre ripensare
a quanti drammi analoghi si sono consumati nel nostro paese a danno
dei lavoratori, e come quindi debba essere ripreso, dal sindacato, ma
non solo, un piu’ tenace impegno impegno per riaffermare quegli
elementari principi di giustizia sociale e di solidarietà, a tutela
della persona e della dignità umana, contro le ingiustizie e le
iniquità che la logica del profitto perpetua e ripropone, ma che la
nostra Costituzione esclude e condanna.
Lunedi’ 21 luglio alle ore 10.30 si svolgerà , davanti ai cancelli di
Pasta Zara , in via delle Saline 2 a MUGGIA, la celebrazione che
ricorda quel tragico avvenimento.
Con la presenza delle istituzioni , del comune di Muggia , del Nidil Cgil.
Saremo presenti accanto alla famiglia di Marianna , al loro dolore ,
con tutta la solidarietà possibile e nella determinazione di voler
continuare il nostro impegno per liberare il lavoro da ogni forma di
oppressione e sfruttamento, da ogni forma di subordinazione e
mercificazione, che le attuali logiche impongono .
Noi pensiamo che esista un futuro possibile, diverso dall’ attuale, e
che oggi come dieci anni fa, in uno scenario, drammaticamente
peggiore, vi siano ancora piu’ validi motivi per continuare la
battaglia di allora.
Marino Calcinari